Perché è avvenuto? Cos'è che ci ha spinti in questa direzione? Perché dovevamo affidare le nostre pulsioni relazionali ad un mezzo sempre più virtuale? Se già la parola è un mezzo “virtuale” per il disbrigo di situazioni interrelazionali o dei rapporti interpersonali, Perché ci siamo dovuti spingere in un ulteriore piano virtuale: il “web”?
Già con l'uso della parola, strutturatasi poi nella complessità delle lingue, si possono descrivere realtà distanti da noi, si può far immaginare all'altro come secondo Noi si dovrebbe strutturare un rapporto, o come questo si può evolvere. Quindi si possono usare situazioni non concrete-reali per gestire il mondo in cui viviamo.
Oggi siamo al parossismo! Oggi crediamo in tutto ciò che non vediamo e quasi solo nelle situazioni che “altri” ci permettono di realizzare. Siamo passati dalla sindrome di San. Tommaso a quella che assomiglia alla vita vista da uno psicotico i cui neuroni sono stati bruciati dai farmaci.
Cerchiamo in tutti i modi un mondo tutto nostro dove essere unici padroni indiscussi. Dove anche i brutti sono belli e i poveri sono ricchi. Dove non c'è l'imbarazzo di arrossire, di dover scendere a compromessi poiché c'è sempre la possibilità di cliccare. Un mondo fatto di certezze e senza sfumature che possano venire imposte: l'altrui sguardo, gli ammiccamenti, le brevi esitazioni, il cambio di luce negli occhi, l'aumento delle palpitazioni, il sudore.....solo immaginazione.
No! State tranquilli tutto ciò non vi può più coinvolgere.
Basta un “click” per tornare alla certezza della vostra stanza. Non dovete prendere nessuna decisione affrettata e non lo dovrete fare mai se non lo vorrete. Non dovete giustificare nulla a chicchessia. Le vostre debolezze saranno comunque solo vostre e, chiaramente..........di chi vi permette il vostro piccolo mondo ovattato e “sicuro”.
Qui non c'è orgoglio, non c'è il dovere, non ci sono la stupidità, la meschinità. Ah! Non datevi pena! Nessuno saprà che siete deboli, se lo siete, o che siete orgogliosi, o magari perversi e meschini.
Già.......”nessuno”, tranne coloro che vi permettono il vostro piccolo angolo ovattato e soprattutto:
VIRTUALE.
Sembra quasi una parola composta: “VIRTU' – ALE'”!!!!
Ma chi siamo veramente? Perché siamo qui? Forse un giorno avremo talmente poco da dire o da insegnare, che anche i nostri figli penseranno che siamo stati un'opzione puramente virtuale. Quale misero finale per i “principi del Web” ovvero i principi del “Nulla”!
Non si fallirà mai......basta un click! Non si deciderà mai....basta un click. Decidere implica saper scegliere e lo potrete fare tra un gamma di opzioni date. Indaffaratevi pure a creare mondi virtuali su mondi virtuali con culture fittizie e fittizi pericoli. Saremo così occupati dal web che lasceremo il mondo esterno vuoto e libero, totalmente nelle mani di coloro che ci hanno permesso il nostro piccolo mondo ovattato e “virtuale”.
Nel mondo reale ci saranno gli eroi reali e potenti che combatteranno per la supremazia sul web, per la “gestione” incondizionata del nostro destino di cui non faremo nemmeno parte. Saremo totalmente persi nell'essere posseduti da ciò che vorremo possedere. Vivremo in loculi (pre mortem) dove saremo serviti di tutto punto per non farci cadere nella necessità di dover decidere .
La capacità di decidere diverrà un'opzione “desueta”!
Il concetto di “libero arbitrio” sarà solo un fossile di teologia archeologica: appannaggio solo di ricercatori o di ordini religiosi che, come già nel Medio-Evo, custodiranno i “libri” come pietre filosofali del pensiero scritto.
Leggere sarà un lusso permesso a chi potrà o sarà in grado di gestirsi il “tempo”. Il “pensiero” diventerà: “nozione”. Fossile diverrà anche la parola: “esperienza”. I filosofi di corte la metteranno all'indice: “......non serve! L'esperienza è un insieme di nozioni che noi ti propiniamo nelle nostre video-lezioni.....”.
Oh! Gai visitatori.......saremo milioni a.......ma nessun “ascoltatore”.....
non ne avremo: il TEMPO!
Mr. Boerna [+]