09 gennaio, 2007






Paradosso "Esistenziale"


“.....Il mondo è tutto un palcoscenico, e uomini e donne, tutti, sono attori.” W. Shakespeare


E se noi stessimo vivendo, proprio ora, nella simulazione di qualcun'altro?
E se non fossimo altro che elementi di un videogioco iniziato chissà dove e chissà quando e chissà da chi.


E se tutto ciò che pensiamo fosse già stato elaborato, magari infinite volte in altrettante infinite simulazioni?


E' inebriante pensare di avere un elettrodo, e...come un tram farsi trascinare in una rete di “flussi” precostituita. Ecco che allora alcune cose avrebbero un senso, come ad esempio: la sensazione di chiarezza che ci pervade ogniqualvolta, scandagliamo i nostri pensieri e sentiamo che c'è un filo conduttore. Come se nel loro vortice, nel loro flusso, di tanto in tanto, vedessimo delle “vie” perfettamente lastricate ed ampie, con una destinazione ben precisa e predeterminata.


Ma chi sarebbe o forse sarebbero i “costruttori”?

E il “libero arbitrio” altro non sarebbe che un insieme di possibilità “finite” di un calcolo probabilistico e forse di interesse statistico?






R. Hanson sostiene che le esperienze simulate, non importa quanto reali possano apparire, hanno molte più probabilità di finire in maniera improvvisa ed imprevedibile, rispetto alle esperienze reali. Quindi: “......a parità di condizioni, ci si dovrebbe preoccupare meno del futuro proprio e dell'umanità, e si dovrebbe viveremaggiormente per l'oggi.....”. E come nei film vediamo che attorno al divo o alla diva abbiamo attori di rilievo che devono interagire, ma man mano ci allontaniamo dalle scene di rilevanza gli spazzi vengono riempiti da comparse e attori avventizi; così in una realtà simulata i personaggi lontani dalla nostra azione, sempre per Hanson, potrebbero essere personaggi simulati, fasulli di cui non bisognerebbe preoccuparsi troppo.


Quindi (Hanson sostiene) se siete parte di una simulazione fate in modo di essere famosi! Fate in modo di essere divertenti! Ciò aumenterebbe le possibilità che la vostra esistenza simulata continui e che altri desiderino “risimularvi”. “.....Se i simulatori desiderano divertirsi farete bene ad essere divertenti!”.


“La fortuna arride agli audaci”! “ Penso che un uomo fa quello che può fino a quando non gli si rivela il suo destino!”.


Sembra tutto un incubo spazio-temporale! Pluridimensionale, come essere sospesi nel vuoto, appiccicati ad una ragnatela di possibilità ognuna delle quali ti porta ad un film di te stesso! E se non vai avanti, se non combatti, se non trovi nuove opportunità ti cancellerai, divenendo una comparsa che non ha in mano nemmeno il proprio destino “simulato”.



Siamo i simulatori di una “Gaia Scienza”.



Ave oh gaio visitatore! Mr. Boerna [+]

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